Per spiegarti cosa intendo per cucina naturale senza glutine ti copio e incollo qui sotto un pezzo del mio libro “Primi piatti senza glutine: Cucina Naturale” (chiaramente è solo il mio personale punto di vista).

Ci sono varie scuole di pensiero, senza tanti giri di parole e senza farla complicata cucina naturale per me vuol dire di base utilizzare il più possibile alimenti vicini al loro stato naturale e farlo in modo consapevole, poi vi sono vari livelli ovviamente come in tutte le cose ma qui trattiamo il senza glutine che già di per sé è un bel traguardo da gestire e quindi ci concentriamo su quello.

Posso racchiudere la mia cucina naturale senza glutine in 4 punti, non sono in ordine di importanza ma sono tutti e 4 fondamentali :

1) utilizzare il più possibile alimenti naturali e integri

2) eliminare/ridurre gli alimenti raffinati

3) essere consapevoli

4) cucinare con amore

In pratica cucina naturale per me vuol dire scelta della materia prima e consapevolezza, mi sono permesso di dare una mia definizione che è :

 Cucina naturale è una cucina consapevole in armonia con noi stessi e con la terra

penso che questa frase esprima molto bene il significato e si adatta al percorso di ogni persona.

Nella mia cucina e quindi per la mia alimentazione uso prodotti di stagione, cerco di favorire prodotti del territorio e quindi se possibile a KM 0 (sul km 0 penso che dipende chiaramente da dove abiti e da cosa offre il tuo territorio), prediligo alimenti integrali, chiaramente se possibile scelgo prodotti biologici o biodinamici e non OGM, non consumo nulla che provenga da allevamenti più o meno intensivi, in pratica quello che cerco di fare è essere un consumatore consapevole, senza estremismo e con una certa elasticità.

L’ovvia conseguenza di utilizzare maggiormente alimenti naturali e integri sarà quella di eliminare/ridurre gli alimenti raffinati pur tenendo a mente che per fare certe preparazioni nella cucina SG (pane, pasta, pizza ) una parte di prodotti raffinati vanno messi in conto essendo quasi indispensabili.

Lo si legge sempre più spesso ormai di limitare o ridurre i cibi raffinati quindi mi limito a seguire quello che raccomandano i nutrizionisti, chiaramente seguo quello che sento giusto per me, ho imparato ad ascoltare il mio organismo che è una cosa molto importante.

Quindi parlando di primi piatti la mia scelta non ricade sulla solita pasta senza glutine ma principalmente scelgo cereali e pseudocereali (senza glutine) in chicchi come riso integrale biologico e tutte le varietà di riso in particolare il basmati, quinoa e grano saraceno, questi sono i principali poi ci sono altri che uso molto meno che sono miglio, amaranto, sorgo e teff, parliamo sempre di cereali in chicchi, sia chiaro che anche il riso bianco è considerato raffinato ma come ho detto non mi piace l’estremismo e serve una certa elasticità, non lo mangio tutti i giorni ma alterno dando più importanza ai cereali integrali anche se di fatto ho diminuito il consumo di cereali in generale nella mia alimentazione.

Personalmente mi sono distaccato completamente dalla “voglia” di pasta, è una questione di abituarsi a nuovi sapori, ho mangiato pasta più o meno 2 volte al giorno per quasi tutta la vita, oggi cerco alternative valide e ci sono, la natura ce li offre.

Comprando alimenti freschi e naturali come : verdura, frutta, legumi, uova, pesce etc.etc, imparando ad usare i cereali o pseudocereali in chicchi senza glutine (fra cui riso, quinoa, grano saraceno, miglio, amaranto, sorgo) e cucinando questi prodotti ci si rende poi conto che il glutine non è onnipresente come pensiamo essendo in natura presente in pochi cereali che lo contengono, chiaramente se andiamo invece a prendere prodotti lavorati e trasformati allora non resta che armarsi di pazienza e leggere ogni etichetta in quanto al contrario di quello che ho appena detto ci si rende conto che il glutine è molto presente anche laddove non dovrebbe esserci.

Inoltre comprare cereali e pseudocereali senza glutine in chicchi è una valida soluzione anche per un discorso economico, basta paragonare il costo di una pasta di riso (o quinoa etc.etc.) al kg (magari non bio e non integrale) con un ottimo riso italiano e fare due conti, per dirla in altro modo, se devo comprare la pasta di riso o la pasta di grano saraceno o di quinoa etc.etc. tanto vale mangiare direttamente il cereali in chicchi, spendendo parecchio di meno.

Poi qui ci sarebbe da dire un sacco di cose, spesso si legge un’etichetta ” pasta di …. ” e poi se vai a leggere gli ingredienti ti rendi conto che l’ingrediente bene in vista nel nome della pasta è presente in minima parte quindi ….

Chiaramente una scelta non esclude l’altra, ben venga ogni tanto una buona pasta SG, ogni tanto me la faccio pure io un piatto di pasta SG (ora si iniziano a trovare prodotti interessanti) ma certamente allargare il proprio bagaglio di conoscenza imparando ricette con questi prodotti serve per variare la propria alimentazione, questo è il mio pensiero.